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Spumantizzazione e imbottigliamento

In queste delicate fasi Cantine Maschio affronta la sfida di donare ai suoi vini la freschezza, l’aroma e la fruttuosità naturale che provengono dal mosto fiore. E lo fa adottando una particolare procedura, peculiare e distintiva della nostra cantina. La differenza si coglie immediatamente, al primo incontro.

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A differenza degli spumanti ottenuti con il Metodo Classico e il Metodo Charmat tradizionale, Maschio adotta una tecnica particolare. Qui vige, infatti, una regola ferrea: stoccare i mosti per averli disponibili durante tutto l’anno, perché solamente così è possibile mantenere intatte la freschezza e la fragranza del succo d’uva. Il risultato è un vino con un bassissimo contenuto di anidride solforosa e con maggiori caratteristiche di leggerezza nel gusto, quindi di piacevolezza e di bevibilità.

Ma come si arriva a creare vini così unici?

Tutto parte infatti dal mosto, che si ottiene con un’estrazione soffice dagli acini d’uva. Viene raccolto solo il mosto di prima spremitura, il “mosto fiore”, un po’ quello che è l’extravergine dell’olio d’oliva. Il mosto fiore richiede attenzioni particolari: è autentico succo d’uva, quindi un prodotto naturale, fresco e delicatissimo. Non deve entrare in contatto con l’ossigeno perché gli zuccheri si ossiderebbero e si perderebbero dei preziosi componenti aromatici. È lasciato così decantare per 12 ore alla temperatura controllata di 2°C.

I nostri enologi hanno quindi a disposizione per la fase di spumantizzazione una base di grandissimo valore organolettico. Pertanto al vino base, sottoposto alla prima fermentazione, viene aggiunto il mosto e solo dopo questa fase avviene la seconda fermentazione.

La spumantizzazione in autoclave dura circa 4 settimane. Dopo la stabilizzazione a freddo, il vino viene imbottigliato ed è pronto per essere degustato.

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